Sopra di te.

Sopra di te.

mercoledì 7 dicembre 2011

Non.

Mi distacco un'altra volta, sento la lontananza esasperarsi e il dolore esplodermi dentro.
Non va in crescendo, ma va al trotto, a volte torna al passo ma poi torna al galoppo e mi manca il respiro.
Sei a un passo dall'afferrare la fune e saltare dall'altra parte.Forse  tI ferma la paura della felicità?
Non può essere. Adori essere felice,
ti ferma la paura di prendere un'altra batosta?
Credo sia quella la soluzione, e allora lascio digitare le mie dita e non penso a quello che devo scrivere.
Vomito tutte le paranoie mentali e le insicurezze, le sputo tutte qua al fine di liberarmene.
L'angoscia non puo' sommergermi di nuovo, non glielo permetterò.
Non pensare per oggi, non piu'.
Impara a memoria quello che devi imparare come se fosse una poesia in una lingua sconosciuta.
Non immedesimarti, non ricordarti del dolore, non ricordarti della rabbia,
non ricordarti degli affanni e delle speranze uccise precocemente.
Non sentire le ombre di un tempo, che sussurrano frasi mortali,
non ascoltare il passato che non solo bussa alla porta, ma suona anche al campanello! Lo stronzo!
Lasciati scorrere tutto addosso. Tutto scorre.
Persino il dolore che verrà. Non esiste solo quello, lo supererò come ho superato tante cose
Il dolore che c'è adesso è solo lo specchio di quello di ieri.
Non c'è niente di cui preoccuparsi.
Niente.

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